L’obiettivo è quello di creare uno snodo commerciale con tanto di Zes.Il sindaco di Montebello auspica la massima unità di intenti politica ed istituzionale ed il presidente Mega prevede interventi immediati per consentire lingresso nel Porto a diportisti e pescatori e oltre 100 posti barca in banchina.

Il porto di Saline, insabbiato e inattivo da trent’anni, tornerà a vivere, riappropriandosi gradualmente, con l’avvio del ripristino parziale, della sua identità e divenendo sempre più fruibile.

Il primo step, grazie allo studio realizzato dall’Università, che punta alla rifunzionalizzazione del porto di Saline, è stato presentato a Saline, nel corso di una conferenza stampa sui primi interventi per la rifunzionalizzazione del Porto di Saline, promossa dal Sindaco di Montebello Jonico Maria Foti, dal Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale Mario Mega e dal Professore della Mediterranea Felice Arena.

L’incontro con i giornalisti ha avuto luogo presso il comune di Montebello Jonico, in cui ricade la frazione di Saline, alla presenza della sindaca Maria Foti, e di tante autorità tra le quali il sindaco facente funzioni della città Metropolitana di Reggio Calabria, Carmelo Versace, il deputato Francesco Cannizzaro, e in rappresentanza del presidente della Regione, Roberto Occhiuto, il consigliere Giuseppe Mattiani.

Presente anche il professore Felice Arena, dell’università Mediterranea, che ha coordinato il gruppo di ricerca incaricato dall’autorità di sistema portuale dello Stretto, finalizzato a valutare lo stato delle infrastrutture marittime del Porto di Saline e a definire una strategia per il suo recupero funzionale.Sulla scorta del primo report dello studio ancora da completare, il porto di Saline potrà essere parzialmente riaperto e, intanto, iniziare a ospitare un‘area da diportismo.

Particolarmente soddisfatta la sindaca di Montebello Jonico, Maria Foti che nel ringraziare le tante istituzioni di ogni colore politico intervenute, ha evidenziato che l’amministrazione di Montebello Jonico ha fortemente sostenuto l’avvicendamento di competenze tra Comune e Autorità. Un passaggio completato lo scorso anno, con la consegna al presidente Mega dell’aree e dello specchio d’acqua. Adesso, ha detto la Foti – siamo di fronte a un nuovo corso per un’infrastruttura che si candida a diventare la porta del Mediterraneo. Un rilancio, che necessitava dell’impegno dell’autorità di sistema e di risorse adeguate, del quale beneficerà tutto il territorio.

Per presidente dell’autorità di sistema portuale dello Stretto, Mario Mega, il porto di Saline sarà un porto dove possono trovare spazio traffici commerciali e ordinari oltre a delle degli spazi per la pesca e per il diportismo. Nell’immediatezza si prevede un interveto con apertura parziale dell’imboccatura finalizzando per insediare almeno un centinaio di posti barca in maniera da cominciare a renderlo operativo mettendo la disposizione dei Pescatori e del diportismo. Per il totale ripristino del porto, invece, sarà necessario attendere il completamento dello studio dell’università Mediterranea e il piano regolatore. Questo dovrebbe entrare in vigore dal 2024.

Il Professore della Mediterranea Felice Arena ha spiegato come, di fatto, c’è un trasporto solido che naturalmente sullo Stretto ed a sud verso nord e con alcune decine di migliaia di metri cubi l’anno che tendono a spostarsi bisogna mettere in campo degli interventi per poter gestire questi sedimenti assecondare il deflusso ordinario.

Per il sindaco facente funzioni della Città Metropolitana Carmelo Versace Bisogna continuare a lavorare in questa direzione, operando in sinergia tra i vari Enti coinvolti, anzitutto sul tema della Zes, che diventa dirimente per attrarre investimenti su questo territorio.

Credo, però – ha detto Versave – sia il momento di tornare a parlare del Progetto Agapi, una cosa bella ed importante, immaginata in maniera lungimirante, un progetto che tiene insieme lo sviluppo di tutta l’area ed in generale che può costituire un valore aggiunto per tutto il territorio metropolitano. Da parte nostra, come cità Metropolitana, c’è una disponibilità a mettersi attorno a un tavolo e ragionare, ma è chiaro che il Governo deve dare una risposta, immaginando una linea di finanziamento differente rispetto a quella inizialmente pensata che non è andata a buon fine.

Il parlamentare reggino Francesco Cannizzaro ha assicurato il proprio impegno su Saline Joniche, a partire dalla realizzazione della Zes nelle aree retroportuali – per la quale nei prossimi giorni si dovrebbe tenere un incontro con il presidente Romano – e dal porto, senza trascurare il rilancio del progetto Agàpi.

Oggi- ha detto Cannizzaro– si può dare una nuova speranza al territorio – ma tutti dobbiamo remare dalla stessa parte. Non verrà mai nessuno a salvare la nostra Calabria, è inutile aspettare premier e ministri, dobbiamo lavorare noi insieme. Il porto, quindi, deve ritornare al centro dell’agenda regionale, con la Regione che dovrà sostenere un investimento importante per il suo rilancio strutturale, e nazionale. Il retroporto è un’occasione straordinaria così come credo sia opportuno rispolverare l’idea del progetto del campus Agàpi all’interno delle ex Ogr

Di caposud

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