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In questi giorni è stato posizionato in via degli Scalpellini ad altezza uomo, metri 1,30 dal suolo, un cassonetto ENEL su un palo di cemento che sorregge la linea aerea elettrica e telefonica che così come posizionato reca pregiudizio per l’integrità fisica dei passanti, in particolare per le persone in bicicletta, anche in considerazioni che lo spazio tra le pareti murarie lato monte e lato mare è di circa mt. 1,70 e in quel punto tale spazio è ristretto ovvero tra il palo di cemento, sul quale insiste il cassonetto, e il battuto di cemento lato monte che funge da scalino al sovrastante viottolo d’acqua, oggi anche pedonale, è di cm 94 circa, ancor meno per la presenza del cassonetto in quel punto.

In merito l’ANCADIC ha chiesto all’ENEL lo spostamento in altezza del cassonetto in trattazione.

Vincenzo Crea

Referente unico dell’ANCADIC

e Responsabile del Comitato spontaneo “Torrente Oliveto”

Di caposud

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