sdr

Solo per un caso non si è registrata una tragedia. Le preoccupazioni non mancano.

Nella mattinata del 25 novembre 2023 è giunta all’utenza telefonica dello scrivente una segnalazione di alcuni cittadini di Lazzaro con la quale si portava a conoscenza del crollo di una lastra di marmo da un loculo nel cimitero di Lazzaro. Recatomi sul luogo ho riscontrato che dalla sommità di un loculo situato a pochi metri lato Reggio del cancello d’ingresso al cimitero è crollata la lastra di marmo. Al momento del crollo nessuna persona si trovava nell’area interessata. Ho provveduto a dare telefonicamente comunicazione ai Carabinieri di Lazzaro che hanno richiesto l’intervento dell’Amministrazione comunale ed è giunto subito sul posto l’agente della Polizia municipale di Motta San Giovanni che ha provveduto ad attivare chi di competenza. Visto il grave episodio accaduto sarebbe opportuno a tutela dell’incolumità delle persone che si recano a fare visita ai propri cari disporre una attività ispettiva visiva e tecnica per accertare se le lapidi delle tombe poste in alto siano fissate bene.

Altra situazione di ancor più grave pericolo che desta forte preoccupazione ripetutamente segnalata riguarda le cappelle funerarie private situate a ridosso e lungo il muro perimetrale che presenta segni di degrado ricadente sulla via Sant’Ilario, alcune delle quali si appoggiano e si sopraelevano di circa tre metri. Un ulteriore pericolo è minacciato da muro di sostegno alto circa 4 metri situato sulla destra del cancello di accesso secondario (lato monte) sul quale successivamente alla sua realizzazione è stato collocato un ulteriore muro di recinzione alto circa 90 cm, che presenterebbe segni di instabilità e di forte degrado con gran parte di cemento crollato e altra parte pronta a cadere, in particolare la notevole porzione dello spigolo in alto lato monte. Col degrado dello strato superficiale di cemento delle pareti del muro perimetrale lato sud e lato nord, sono emersi i ciotoli e pietrame e l’intera parete si sta sbriciolando: ciò potrebbe favorire l’instabilità del muro che in caso di evento/crollo interesserebbe la strada, via Sant’Ilario. Va detto che la località in questione ricade in un ambito territoriale ritenuto ad alto rischio sismico.

Vincenzo CREA

 Referente unico dell’ANCADIC

e Responsabile del Comitato spontaneo Torrente Oliveto

Di caposud

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *